Montasio Ronda

Montasio Ronda

MontasioRonda_copertina

Suggestivo anello che circumnaviga idealmente la
Catena Jôf Fuart-Montasio

L’anello si svolge su ciclabili, strade asfaltate e forestali, con pendenze tutto sommato modeste, almeno nella prima parte, e difficoltà tecniche limitate

Rimarremo ai limiti delle aree più turistiche del Tarvisiano pedalando vie meno conosciute, ma non per questo meno appaganti, scopriremo viste mozzafiato, panorami suggestivi e profumi di boschi antichi

0
Chilometri
0
Dislivello (+)
Difficoltà: Difficile
Accessibilità
3/5
Forestali
30%
Asfalto
60%
Sentieri
0%
Ciclabili
10%
  • Partenza: Chiusaforte
  • Arrivo: Chiusaforte
  • Tipologia: Anello
  • Periodo: Giugno-Ottobre

Non adatto

Adatto alla MTB. Gravel con dovuta prudenza nell’ultima discesa

Non adatto all’ escursionismo

Non adatto ai cani

Dalla Autostrada A23 direzione Austria, si esce al casello di Carnia e si prosegue sulla SS52/SS13 in direzione Tarvisio fino al paese di Chiusaforte. La partenza è fissata nell’ampio parcheggio a destra ad inizio paese.

Lasciato il parcheggio, si prende subito la ciclovia Alpeadria, ampiamente segnalata, in direzione Tarvisio.

Pedaleremo fino al paese di Pietratagliata e a questo punto abbandoneremo la ciclabile per attraversare la strada principale. Attraversato il ponte, procederemo a sinistra seguendo le indicazioni per Agriturismo Malga Poccet. La salita è su fondo asfaltato fino oltre la Malga e solo nell’ultimo tratto diventerà una larga forestale con pendenze a tratti più impegnative.

Dopo lo scollinamento, percorreremo la lunga e divertente discesa, prima fino a Sella Bieliga (dove proseguiremo tenendo la destra) e poi verso la Val Dogna (località Chiout), accompagnati dai profumi degli abeti e da scorci magnifici sulla sottostante vallata. 

L’ascesa successiva, quasi totalmente su asfalto facilmente percorribile, ci porterà a Sella Somdogna e al rifugio Fratelli Grego, dove potremmo riposarci e rifocillarci appagati dalla maestosa vista sulla Catena del Montasio.

La successiva discesa su ghiaia ci porta velocemente in alta Valbruna dove, dopo aver assaggiato un brevissimo tratto della famosa salita verso il Lussari, proseguiremo a destra e inizieremo l’ascesa verso la Sella Prasnig, sicuramente la salita più dura del giro. Il fondo non sempre perfetto e alcuni tratti pendenti metteranno a dura prova la nostra condizione fisica, ma è l’ultima fatica del giro.

Arrivati in Sella e sempre su forestale, la discesa nella Valle di Rio Freddo è la più tecnica tra quelle affrontate finora. Sarà un susseguirsi di emozioni, tra tratti più guidati e altri più veloci, saremo in difficoltà anche nel decidere quante volte fermarci ad ammirare il torrente e le infinite sfumature di bosco che stiamo attraversando.

Il tour si conclude su asfalto, prima in direzione Lago del Predil e Sella Nevea e poi con la lunga e rilassante discesa della Val Roccolana che ci riporterà a Chiusaforte.

Il giro è sicuramente impegnativo se percorso in giornata, ma si presta ad essere diviso in due parti fermandosi in Valbruna e rientrando dalla ciclabile Alpeadria. In alternativa, è possibile pedalare solo la prima parte, rientrando dalla Valbruna una volta scollinato dal Rifugio Grego o subito dopo la prima salita alla Malga Poccet, tornando in discesa dalla Val Dogna (località Chiout), direzione PietraTagliata.

Anello del Troi Di Lauc e del Sot Cretz

Anello del Troi Di Lauc e del Sot Cretz

Parconr8

Un anello percorribile tutto l’anno (in assenza di neve) che ci permetterà di scoprire l’altopiano di Lauco e la località di Avaglio. Resteremo meravigliati dagli scorci, dalla natura e dai profumi che questo anello di media montagna saprà regalarci.

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Chilometri
0
Dislivello (+)
Difficoltà: Medio
Accessibilità
4/5
Forestali
40%
Asfalto
10%
Sentieri
50%
Ciclabili
0%
  • Partenza: Villa Santina
  • Arrivo: Villa Santina
  • Tipologia: Ad anello

Adatto al Trail Running

Non adatto alla MTB

Adatto all’ escursionismo

Adatto ai cani

Dall’uscita di Tolmezzo dell’autostrada A23, si seguono le indicazioni per Amaro/Tolmezzo e, alla rotonda, si prosegue in direzione Forni Di Sopra/Ovaro fino al paese di Villa Santina.

Raggiunto il paese, alla rotonda principale, svoltiamo a destra in direzione Lauco e subito di nuovo a destra, fino all’ampio parcheggio parallelo alla strada principale, punto di partenza del tour.

Dal parcheggio, si prosegue in direzione Tolmezzo e si sale a sinistra, attraverso il muro di contenimento. Chiare indicazioni ci porteranno all’attacco del Troi Di Lauc, fino al secolo scorso unica strada di collegamento tra Villa Santina e Lauco.

Il Troi, prima un stretto sentiero sotto la parete rocciosa, si aprirà poi a comoda forestale che seguiremo sempre in salita fino ad incrociare una breve scalinata che vedremo alla nostra destra.

Oltre la scalinata, che serve una piccola Madonna votiva, inizia il sentiero usato normalmente per il rientro dalla ferrata Farina del Diavolo. Questo sentiero, in leggero falsopiano e con soli due brevi tratti che richiedono una minima attenzione, ci porterà all’arrivo della ferrata e alla panoramica della Cascata Radime.

Proseguiamo poi oltre su forestale, fino al paese di Lauco e poi fino al Ristorante Alla Frasca Verde, tagliamo il tornante a sinistra e proseguiamo in salita lungo l’asfalto fino quasi alla fine del paese. Alla fontana svoltiamo a sinistra lasciando la strada principale.

L’asfalto lascia presto il posto ad una forestale da seguire sempre in salita, dove dopo delle ripide rampe cementate si trasforma in un largo sentiero, parte del percorso della Cronoradime (segnali presenti).

Alla fine del bosco, nel punto panoramico dove già possiamo ammirare Avaglio e tutta la vallata del Tagliamento, svoltiamo a sinistra in discesa e seguiamo le chiare indicazioni per il paese.

Scendiamo ora fino alla strada principale, lasciando alle nostre spalle la piazza della Chiesa e seguiamo le indicazioni per il cimitero sulla stretta strada asfaltata in discesa, proseguendo poi lungo la cementata per circa mezzo km.

Seguendo le indicazioni del percorso NR.8 Parco Intercomunale Colline Carniche, ci troveremo ad abbandonare la strada cementata, svoltare a sinistra lungo una carrereccia e passeremo poi attraverso un prato erboso. Imboccheremo infine l’ultimo tratto di sentiero verso Villa Santina.

L’ultimo km da località SOT CLAP, dove sono visibili le antiche vecchie fornaci funzionanti sino ad un tempo non molto remoto, è la rilassante conclusione di questo anello di media montagna.

Anello di Plauchianis

Anello di Plauchianis

Lauco

Un semplice anello alla scoperta dei colori dei Faggi, degli Abeti e dei borghi nel comune di Lauco. Un’escursione rilassante e fisicamente non (troppo) impegnativa, ideale sia nella calda estate che per il periodo primavera/autunno

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Chilometri
0
Dislivello (+)
Difficoltà: Medio-Facile
Accessibilità
4/5
Forestali
20%
Asfalto
60%
Sentieri
20%
Ciclabili
0%
  • Partenza: Lauco
  • Arrivo: Lauco
  • Tipologia: Anello

Adatto al Trail Running

Adatto alla MTB (in senso contrario rispetto alla descrizione)

Adatto all’ escursionismo

Adatto ai cani

Dall’uscita di Tolmezzo dell’autostrada A23, si seguono le indicazioni per il passo della Mauria fino al paese di Villa Santina, dove, alla rotonda principale, chiare indicazioni ci porteranno alla salita verso Lauco. 

La partenza del giro è fissata al municipio del paese di Lauco.

Dal parcheggio del comune di Lauco, saliamo lungo la strada asfaltata, usciamo dal paese in direzione Allegnidis e, appena al di fuori del centro abitato, seguiamo a sinistra le indicazioni per la Colonia C.R.I. (abbandonata).

Dopo circa 100 metri, inizia a destra il sentiero che ci porterà con un unico strappo fino a Plauchianis.

Il sentiero, lungo circa un chilometro, termina presso una madonnina che oltrepasseremo a destra fino a vedere una grande radura di fronte a noi.
Seguiamo ora da qui le indicazioni per Tarlessa, svoltando a sinistra. 

Alla sbarra, seguiamo la forestale a destra. La breve discesa ci porterà al torrente Vinadia, dove potremmo sostare per rinfrescarci, oppure per godere della pace del luogo.

Il facile attraversamento sul ponte è il preludio all’impegnativa salita su sentiero, che attraverso vari tornanti ci riporta alla strada asfaltata che da Vinaio conduce a Val di Lauco. Il sentiero risulta scivoloso se bagnato, mentre sul finire dell’inverno è facile trovare alberi caduti e rami sulla via.

Proseguiamo ora in discesa, verso Vinaio, godendoci la facile passeggiata e gli scorci su tutta la vallata che man mano vedremo aprirsi, riuscendo anche a scorgere l’immensa forra oltre il paese.

Arrivati al centro abitato si prosegue a destra in discesa, dove in estate troveremo il bar per ristorarci prima di salire, paralleli all’asfalto principale, lungo l’ultima via ciottolata della giornata, che si imbocca sulla destra all’altezza della cabina Enel.

Il traguardo finale dell’ascesa è Allegnidis, dove potremo vedere, oltre ad un stupendo panorama sui Monti Lovinzola e Verzegnis, anche il vitigno più alto del Friuli.

La successiva discesa, rilassante, panoramica e interamente su asfalto, si snoda svoltando a sinistra e attraversando tutto il borgo di Allegnidis fino al campo da calcio di Porteal e, successivamente, in direzione Chiauians/Lauco. Nel caso fossimo attrezzati, alcune aree pic nic potranno aiutarci a riprendere le energie spese durante questa escursione.

Tra Degano e Tagliamento

Tra Degano e Tagliamento

Nella bassa Carnia, un anello che unisce diversi sentieri tra il tecnico e lo scorrevole, uniti da comode salite con strepitose viste sulla valle del Tagliamento

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Chilometri
0
Dislivello (+)
Difficoltà: Media
Accessibilità
3/5
Forestali
50%
Asfalto
25%
Sentieri
20%
Ciclabili
0%
  • Partenza: Villa Santina
  • Arrivo: Villa Santina
  • Tipologia: Ad Anello

Poco Adatto –  Solo lunghe distanze

Adatto alla MTB

Non adatto all’escursionismo

Percorsi e sentieri accessibili ai cani

Dall’uscita di Tolmezzo dell’autostrada A23, si seguono le indicazioni per il passo della Mauria fino al paese di Villa Santina dove, alla rotonda principale, si devia a destra e subito nuovamente a destra dove troveremo il parcheggio, punto di partenza del giro. 

Nonostante le relativamente basse quote, il giro non è consigliato nel periodo invernale, causa presenza di ghiaccio e neve. 

Da Villa Santina, si prosegue in direzione Sappada e si devia subito nel ponte che porta a Esemon di Sotto, oltrepassato il quale a destra troveremo chiare indicazioni per la forestale del Cuel Budin.

Dopo una breve salita, alla panchina, si devia a sinistra e si prosegue seguendo prima la forestale e poi l’impegnativo sentiero, pedalabile con buon allenamento. La successiva discesa, sempre sullo stesso sentiero, si rivelerà tecnica e ci impegnerà in diversi tornanti e tratti sconnessi. Il sentiero è interamente pedalabile con buona padronanza del proprio mezzo. 

Si prosegue ora su asfalto verso Raveo e poi si devia in direzione Colza-Raveis.

Da qui una lunga salita, resa piacevole dal paesaggio e dalle viste sul Tagliamento che scorgeremo alla nostra sinistra. Gli ultimi tornantini meritano una pausa per godere di tutta la vallata dominata dai Monti Verzegnis, Lovinzola e, in fondo, Amariana (dall’inconfondibile forma a punta di matita). A sinistra, l’altopiano di Lauco.

Si prosegue su asfalto, si svolta a sinistra e si raggiunge così ilsentiero della nostra discesa, che ci porterà a Feltrone prima e Mediis e Socchieve successivamente.
L’inizio del sentiero è ben visibile oltre a dei recinti.

Dal centro di Socchieve, seguiamo le indicazioni per Preone e ci apprestiamo a guadare (e guardare) il Tagliamento dal suo alveo. Assicuriamoci che il guado sia praticabile, altrimenti meglio preferire il comodo asfalto della strada principale, ritornando brevemente sui propri passi fino a Socchieve.

Il rientro, facile, prosegue attraverso strade bianche a ridosso dell’alveo e attraverso la Pineta di Villa Santina.

Monte Sieluta da Preone

Monte Sieluta da Preone

M.teSielutaPreone

Escursione tecnicamente non impegnativa che si sviluppa per la maggior parte su forestale o strada asfaltata. La magia del bosco, splendide viste sulle prime anse del fiume Tagliamento e il passaggio attraverso borghi Carnici tutti da scoprire

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Chilometri
0
Dislivello (+)
Difficoltà: Facile
Accessibilità
4.5/5
Forestali
75%
Asfalto
20%
Sentieri
5%
Ciclabili
0%
  • Partenza: Preone (UD)
  • Arrivo: Preone (UD)
  • Tipologia: Anello con deviazione

Adatto al Trail Running

Adatto alla MTB

Adatto all’ escursionismo

Adatto ai cani

Dall’uscita di Tolmezzo dell’autostrada A23, si seguono le indicazioni per il passo della Mauria fino al paese di Villa Santina, dove, alla rotonda principale, si prosegue in direzione Ampezzo. 

Superato Enemonzo, si lascia la SS52 direzione Preone. Il parcheggio prefissato per la partenza è nei pressi della Locanda Vittoria.

Dal parcheggio, si parte subito in salita su asfalto, direzione Val di Preone. Raggiunta la fine del paese, seguiremo ancora l’asfalto principale fino a raggiungere una deviazione su forestale, cartelli sentiero “Lunas”. La lunga salita richiede di tenere sempre la destra e ci permetterà di raggiungere M.te Sieluta, punto più alto e panoramico del tour. 

Ritorniamo ora nei nostri passi per circa 2,5 km, fino a trovare evidente segnalazione sulla nostra sinistra del sentiero in discesa verso Socchieve. Il primo tratto potrebbe risultare non ben tracciato, seguire sempre il bosco in discesa fino a trovare il greto del torrente, da questo punto la traccia diventa evidente e ci porterà, con una ripida discesa, nuovamente su asfalto. 

Seguiremo la strada e al bivio terremo la sinistra, fino a raggiungere l’attraversamento del tagliamento su ponte pedonale, attraversato il quale l’unica direzione possibile ci consentirà di attraversare il torrente Lumiei e raggiungere finalmente Socchieve. Ancora pochi distensivi chilometri di asfalto ci dividono dalla fine del tour, nuovamente a Preone.

Anello dei M.ti Arvenis-Dauda

Anello dei M.ti Arvenis-Dauda

AnelloArvenisDauda

Impegnativo anello che si sviluppa quasi interamente su forestali o sentieri, che non mancherà di meravigliarvi con incredibili viste panoramiche, durissime pendenze in salita, sentieri veloci e tecnici da solcare con la vostra amata MTB

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Chilometri
0
Dislivello (+)
Difficoltà: Difficile
Accessibilità
2.5/5
Forestali
86%
Asfalto
7%
Sentieri
7%
Ciclabili
0%
  • Partenza: Lauco
  • Arrivo: Lauco
  • Tipologia: Ad Anello

Non adatto al Trail Running

Adatto alla MTB – buona esperienza richiesta

Non adatto all’escursionismo

Non adatto ai cani

Dall’uscita di Tolmezzo dell’autostrada A23, si seguono le indicazioni per il passo della Mauria fino al paese di Villa Santina dove, alla rotonda principale, chiare indicazioni ci porteranno alla salita verso Lauco. 

La partenza del giro è fissata al parcheggio situato a sinistra, circa 150metri dopo il ristorante Frasca Verde, lungo la via principale.

Periodo consigliato: da Luglio a Ottobre, in altri periodi prestare attenzione ad eventuali cumuli nevosi che possono presentarsi anche in primavera inoltrata e agli alberi caduti, oltre che al rischio ghiaccio. Si consigliano buone doti tecniche e attrezzatura adatta all’alta montagna (quota massima vicina a 2000metri) 

Dal parcheggio, si prosegue in salita lungo la Strada Provinciale 44 in direzione Vinaio (indicazioni). Raggiunto il paese, si devia a sinistra verso Val di Lauco e si affronta la prima salita di giornata interamente su asfalto.

Raggiunta la località Val, dove a sinistra si potrà già intravedere il M.te Arvenis e di fronte a noi il M.te Dauda, si prosegue sull’unica strada attraversando i borghetti Chiamps e Trischiamps. Raggiunto il bivio, dopo qualche rampa su cemento, si svolta a destra in discesa verso Forcella Dolacis/Malga Corce. Lasciamo qui l’asfalto, per poi ritrovarlo, salvo brevissimi tratti, solo a fine tour.

La salita verso forcella Dolacis non presenta difficoltà, tuttavia non arriveremo sino alla Forcella vera e propria, ma al bivio di località Dolacis, proseguiremo dritti seguendo le indicazioni per Zuglio. Arriveremo, alla fine della forestale, alla località Pesmoleit e successivamente a Località Vas, che lasceremo alle nostre spalle seguendo la strada senza scendere di quota.

Si affronta ora il primo tratto impegnativo, proseguendo oltre il borgo e imboccando la forestale indicazioni Malga Corce. Se necessario, rifornimento di acqua fresca disponibile, utile ad affrontare le durissime rampe che ci separano dalla Malga. 

Si prosegue su forestale direzione Forchie Navantes e poi prenderemo a sinistra verso una forestale dismessa, che diventerà poi un piacevole sentiero in discesa. Si aprirà alla nostra sinistra un prato, lo percorriamo per qualche decina di metri tenendoci sulla sinistra fino a intravedere una forestale che scende.

La imbocchiamo per poche decine di metri, successivamente sulla sinistra troveremo il sentiero che ci porterà a Fielis. Il primo tratto si dipana nel mezzo del bosco, passando accanto ad un paio di casolari. La traccia non è evidente nei primi 500 metri e sarà necessario farsi strada con i pochi segnali disponibili o seguendo la traccia gps, tuttavia poco oltre un casolare abbandonato troveremo finalmente l’attacco del tracciato vero e proprio, il cui fondo è perfetto e ben segnato.

Si esce su ponte e strada forestale, alla cui fine troveremo l’abitato di Fielis e una fontana di acqua fresca. Dalla fontana, si prosegue in salita, direzione Malga Dauda e successivamente Malga Meleit. Proseguiamo poi in direzione Zoncolan. Ritorniamo brevemente sui nostri passi e teniamo la destra, salendo sulle ripide piste da sci del M.te Tamai. Si tratta dell’ultima vera fatica di giornata, che ci chiederà inevitabilmente di scendere dalla bici e spingere a piedi fino all’ultima stazione dell’impianto di risalita.

Dal M.te Tamai, seguiamo in direzione forcella Arvenis e proseguiamo oltre, scendendo e tenendo il versante nord del Monte Arvenis, direzione Malga Arvenis alta.

Raggiunta Malga Arvenis alta, si prosegue su forestale per una breve salita, direzione Malga Claupa. Da qui, una rilassante discesa ci porterà di nuovo a Lauco, con una piccola deviazione in località Tarlessa su qualche breve sentiero della zona (possibilità di discesa diretta proseguendo su asfalto, direzione Trava, Avaglio, Lauco).

Malga Claupa da Lauco

Malga Claupa da Lauco

MalgaClaupa

Un giro escursionistico lungo e tecnicamente non impegnativo che si sviluppa nel cuore della Carnia. Queste terre sapranno conquistare il cuore di coloro che vorranno apprezzarne le meraviglie nascoste.

0
Chilometri
0
Dislivello (+)
Difficoltà: Medio
Accessibilità
2.5/5
Forestali
45%
Asfalto
35%
Sentieri
20%
Ciclabili
0%
  • Partenza: Lauco (UD)
  • Arrivo: Lauco (UD)
  • Tipologia: Anello

Adatto al Trail Running

Non Adatto alla MTB

Adatto all’ escursionismo

Adatto ai cani

Dall’uscita di Tolmezzo dell’autostrada A23, si seguono le indicazioni per il passo della Mauria fino al paese di Villa Santina, dove, alla rotonda principale, chiare indicazioni ci porteranno alla salita verso Lauco. 

La partenza del giro è fissata al municipio del paese di Lauco.

Dal municipio del paese, proseguiamo in salita nella strada principale fino a raggiungere un bivio con una fontana, dove proseguiremo a sinistra e subito a destra, oltrepassando alcune case ed imboccando il sentiero posto alla fine della strada.

Il primo brevissimo tratto di sentiero ci porta alla vecchia colonia della CRI e prosegue poi oltre in salita, su un fondo ciottolato che potrebbe presentare qualche insidia con il bagnato. 

Circa 200metri di salita ci separano dal primo bivio di giornata, posto all’imboccatura di un pianoro. Proseguiamo sulla forestale a sinistra, seguendola poi in discesa verso destra fino a raggiungere il fondo valle. Un robusto ponticello ci separa dalla ripida risalita, sempre su sentiero, che sbuca nella strada asfaltata da Vinaio a Val di Lauco.

Proseguiamo a sinistra in direzione Val di Lauco per circa 3 km, dove troveremo le indicazioni per Malga Claupa. Svoltiamo a sinistra seguendo il primo cartello, ma poi facciamo molta attenzione: il sentiero 166 si trova oltre il prato, alla nostra sinistra, vicino ad un pozzetto in cemento. La traccia si fa ora evidente, tuttavia il sentiero potrebbe metterci in difficoltà con alberi caduti e passaggi viscidi (consigliato verificare le condizioni neve, possibilità di trovarne anche ad aprile/maggio).

Alla fine del sentiero, troveremo la forestale di Malga Claupa, che potremo vederla ad un centinaio di metri di fronte a noi. Alle sue spalle, il Monte Arvenis segna il confine del comune di Lauco. Oltre, potremmo vedere il Monte Tamai e il famoso Zoncolan.

La discesa di rientro verso Lauco di pendenza pressoché costante e che per un lungo tratto si snoda attraverso una forestale, inizia lasciando la malga alle nostre spalle e ritornando quindi sui nostri passi oltre il sentiero da cui siamo risaliti.

Passeremo stavoli Aiers e Tarlessa e scenderemo su asfalto fino ad imboccare il sentiero finale, non segnato ma ben visibile alla nostra sinistra. Si trova circa a quota 1000mslm, prima di un bivio della strada asfaltata (diramazioni entrambe in discesa).

Seguiamo il sentiero sempre in discesa, arrivando poi ad un incrocio con un altro sentiero. Si prosegue nella stessa direzione di prima, in salita per pochi metri e poi svoltando a destra, nei pressi di un grande prato per ripartire nell’ultimo tratto di discesa.

Alla fine del sentiero, troveremo l’ultimo stavolo di giornata alla nostra sinistra, e poi proseguendo ancora in discesa su forestale, incroceremo nuovamente la colonia CRI e al bivio successivo svolteremo stavolta a sinistra, dove ritroveremo Lauco esattamente nel punto in cui lo avevamo lasciato. Pochi metri ancora ci separano dal parcheggio del Comune.

Anello panoramico delle acque Frondizzon, Chiarsò e But

Anello panoramico delle acque Frondizzon, Chiarsò e But

Illegio

Da un Borgo nascosto che si trova poco oltre la città di Tolmezzo, si sviluppa questo stupendo anello immerso nel bosco e nella natura della Carnia.

Un percorso tecnicamente facile, un chilometraggio e un dislivello tutto sommato modesto e un tour estremamente piacevole e panoramico

0
Chilometri
0
Dislivello (+)
Difficoltà: Facile
Accessibilità
5/5
Forestali
20%
Asfalto
70%
Sentieri
0%
Ciclabili
10%
  • Partenza: Tolmezzo, parcheggio di Via Percoto
  • Arrivo: Tolmezzo, parcheggio di Via Percoto
  • Tipologia: Ad anello
  • Periodo consigliato: Tarda primavera, Estate, Autunno

Non adatto al trail running

Adatto alla MTB o alla gravel

Non adatto all’escursionismo

Non adatto ai cani

La partenza è fissata a Tolmezzo, cittadina facilmente raggiungibile tramite l’autostrada A23.

Dall’uscita omonima, si segue la ss52 direzione Austria fino alla grande rotonda uscita Tolmezzo.

Entrati nel paese, alla prima rotonda, si svolta a destra e poche centinaia di metri dopo a sinistra in Via Aldo Moro, fino a raggiungere Via Percoto e il parcheggio.

Dal parcheggio, la traccia ci porta subito in direzione Illegio, seguendo per Via De Marchi, Via Gemona e Via Betania. Di fronte a noi, subito possiamo notare la meravigliosa cima Amariana, le cui pendici alla nostra destra, assieme alle pendici del monte Strabut alla nostra sinistra ci accompagneranno all’ingresso della conca di Illegio. Si possono seguire sia la strada asfaltata o, come invece propone la traccia, deviare per una forestale che offre scorci piacevoli e scalda i muscoli delle gambe con pendenze per alcuni tratti davvero impegnative.

Illegio merita sicuramente di essere ammirata, prima di oltrepassarla e iniziare la lunga e piacevole immersione nella valle formata dal Rio Frondizzon. Anche in questo tratto si può proseguire sempre su asfalto, oppure deviare circa a metà percorso su una forestale che ci regalerà nuovamente qualche scorcio panoramico, prima di ricongiungersi nuovamente con l’asfalto della via principale.

Finito l’asfalto nei pressi di Prà di Lunge, piacevoli saliscendi e qualche breve guado ci accompagneranno fino all’asfalto di Lovea, dove proseguiremo fino a scendere nella valle del torrente Chiarsò. 

Il nostro sguardo potrà rivolgersi ai monti oltre Paularo a Nord, oppure alle meravigliose vette che abbiamo appena lasciato alle spalle ad Est.

Il tour prosegue sulla SP23 in direzione Paularo per pochi metri e seguendo le indicazioni a Ovest per il paese di Rivalpo. Una salita regolare, ma sicuramente più impegnativa delle precedenti ci porterà fino al borgo dove troveremo, appena oltrepassate le ultime case, la forestale che ci permetterà di pedalare in quota quasi costante parallelamente alla valle principale. 

Raggiungeremo il paese di Cabia con lo sguardo verso il basso a guardare il torrente e le sue pieghe nella valle, oppure verso l’alto ad ammirare le creste che chiudono completamente la valle.

A Cabia, una comoda strada asfaltata ci acompagnerà in discesa verso il centro abitato di Arta Terme. In alternativa, visibile grazie a chiari cartelli, potremo seguire il percorso dei Mondiali MTB del 2001. Affronteremo un single track immersi nel bosco che non presenta particolari difficoltà tecniche, ma richiede comunque pratica ed esperienza.

Da Arta Terme, un breve tratto sulla SS52 ci divide dal ponte sul But che ci permette di raggiungere Zuglio, paese da cui prenderemo la ciclabile FVG8, la quale ci accompagnerà comodamente fino al rientro, fissato nuovamente a Tolmezzo.

 

Lama di Som e Crosetta

Lama di Som e Crosetta

Semplice tour quasi totalmente asfaltato ma che offre scorci straordinari e una discesa magica e fuori dal tempo

0
Chilometri
0
Dislivello (+)
Difficoltà: Facile
Accessibilità
5/5
Forestali
20%
Asfalto
80%
Sentieri
0%
Ciclabili
0%
  • Partenza: Polcenigo, località Gorgazzo
  • Arrivo: Polcenigo, località Gorgazzo
  • Tipologia: ad anello con deviazione

Non adatto al Trail Running

Adatto alla MTB, gravel, e-Bike

Non adatto all’ escursionismo

Non adatto ai cani

La partenza del giro è fissata alle sorgenti del Gorgazzo, appena oltre il paese di Polcenigo, in provincia di Pordenone.

Disponibile ampio parcheggio.

Usciti dal parcheggio, si percorrono per poche centinaia di metri la strada pedemontana per iniziare poi la salita verso Coltura. Eviteremo poi la strada verso Mezzomonte per dirigerci in via Mena, seguendola fintanto che da asfaltata diventa una comoda mulattiera.

La salita verso Lama di Som non presenta difficoltà eccessive ed in breve ci porterà nel piccolo, ma curato, borghetto.

Ritrovato l’asfalto, proseguiremo in discesa fino alla salita verso il passo Crosetta, che percorreremo totalmente incrociando prima Malga Coda di Bosco e poi lo svincolo verso Cordignano, che per ora lasceremo a sinistra proseguendo in salita.

Raggiunto il passo Crosetta, meta segnaposto del giro, torneremo nei nostri passi fino allo svincolo precedente, dove stavolta proseguiremo seguendo la strada in discesa. Attraverseremo prima il sottobosco del Cansiglio e poi vedremo il paesaggio cambiare, con gli alberi che si fanno via via più bassi e presentano sempre più forma di arbusto.

La discesa, si conclude dopo le cave nei pressi di Villa di Villa. Esistono numerose varianti, su sentieri anche impegnativi, che permettono di evitare l’asfalto, ma non di godere del relax che questa lunga discesa offre.

Nei pressi di Villa di Villa, si ritorna al punto di partenza nuovamente su asfalto, esplorando i paesini della splendida zona pedemontana a cavallo tra Veneto e Friuli. 

La Via del Castelletto

La Via del Castelletto

Breve ed entusiasmante percorso, adatto alla MTB per la tecnicità delle discese

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Chilometri
0
Dislivello (+)
Difficoltà: Facile
Accessibilità
4/5
Forestali
50%
Asfalto
5%
Sentieri
45%
Ciclabili
0%
  • Partenza: Mezzomonte, parcheggio del Gorgazzo
  • Arrivo: Mezzomonte, parcheggio del Gorgazzo
  • Tipologia: ad anello

Adatto al Trail Running

Adatto alla MTB

Non adatto all’escursionismo

Adatto ai cani

La partenza del giro è fissata alle sorgenti del Gorgazzo, appena oltre il paese di Polcenigo, in provincia di Pordenone.

Disponibile ampio parcheggio.

Dalle sorgenti del Gorgazzo, si segue in direzione Coltura e poi si sale a destra verso Mezzomonte. Solo pochi metri di salita su asfalto e si gira a destra in Via Sottomonte, seguendola fino ad addentrarsi nel sentiero sul bosco. Si tiene la sinistra, affrontando qualche breve strappo, fino al bivio sentiero M1, dove, percorsa la forestale in discesa per qualche decina di metri, si svolta a sinistra in salita per un sentiero a tratti non pedalabile.

Breve discesa a destra all’ultimo bivio e poi si torna su asfalto, dove svoltando a sinistra inizia la lunga salita fino al paesino di Mezzomonte (acqua disponibile).

Si segue la strada fino a svoltare a destra per un breve sentiero e si sale la cementata per poche centinaia di metri, lasciandola poi a sinistra al primo bivio. 

Un’altro tratto di salita e qualche breve falsopiano ci portano all’imbocco della prima tecnica discesa di giornata. La traccia GPS segue uno dei sentieri, ma sono disponibili alcune varianti altrettanto interessanti e ben segnalate. Tutte le tracce portano sempre alla forestale tagliafuoco, che sarà poi necessario seguire in direzione Est verso il borgo di Dardago.

Alla fine della discesa, si svolta a destra lungo un comodo sentiero di sottobosco e lo si segue fin che si stringe e lascia il posto ad un tecnico sentiero su roccia. Vedremo, poco prima delle rocce, il famoso castelletto sulla destra.

Il rientro segue poi una serie di sentieri paralleli alla strada asfaltata principale, facilmente percorribili, che ci porteranno nei pressi del parcheggio principale.